Turismo enogastronomico: ecco cosa bolle in pentola

Attività escursioni gallery 04 - Locanda dei Cantù

Ottime prospettive per il Turismo enogastronomico in Italia

“Il 2018 sarà l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo.”

Lo annuncia il Ministro del Turismo e dei Beni Culturali Dario Franceschini. La volontà delle amministrazioni, spiega il ministro, è di valorizzare e mettere a sistema le tante eccellenze del nostro Paese e di fare un grande investimento per l’immagine dell’Italia nel mondo.

Il turismo enogastronomico è in crescita a livello mondiale. Questo è quanto emerso nell’ambito del Terzo Forum Mondiale sul Turismo Gastronomico- UNWTO tenutosi a san Sebastian in Spagna. L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) infatti è interessata a questo segmento come possibile area di sviluppo economico e culturale e da tre anni ne traccia le dinamiche.

Roberta Garibaldi, direttrice e coordinatrice scientifica del progetto Regione Europea della Gastronomia per la Lombardia Orientale per l’anno 2017, spiega «L’interesse verso le esperienze enogastronomiche è in forte aumento rispetto agli anni scorsi – commenta Roberta Garibaldi – Ma per lo sviluppo futuro in ottica sostenibile è necessario sviluppare piani strategici, azioni organiche che si attivino tra le realtà turistiche e quelle del mondo food and wine. Molte destinazioni si sono mosse in questo senso, recenti le presentazioni ad esempio di Argentina e Giamaica che hanno presentato i rispettivi piani strategici nel corso del terzo summit mondiale su turismo e gastronomia dell’Organizzazione Mondiale del Turismo».

La Garibaldi, nel corso del suo intervento, ha evidenziato inoltre come la combinazione di cibo, arte e turismo possa diventare una leva per l’innovazione.
L’Italia da questo punto di vista ha moltissime carte da giocarsi se vengono attuate tutte le sinergie possibili e se si implementano tutte le azioni di valorizzazione.

Le produzioni di qualità sono molto diffuse e ci posizionano come il Paese più forte al mondo per prodotti distintivi. Un’offerta così ricca si somma al patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, che vanta, tra l’altro, il maggior numero di siti UNESCO al mondo, creando un connubio di valenza incredibile. La vacanza “enogastronomica, verde e attiva” si avvicina a quota 2 miliardi di euro, con una crescita del +6,6% e una spesa procapite giornaliera pari a 117 euro, un valore secondo solo alla vacanza culturale.

Secondo Roberta Garibaldi «La ricetta vincente è stringere un rapporto più saldo tra i nostri punti di forza: arte, cultura, cibo e turismo. Preziose e da incentivare sono le occasioni in Italia in cui arte e gusto si integrano, dando vita ad esperienze in cui l’elemento artistico si inserisce come novità. Cantine di design ed eventi enogastronomici con performance musicali o artistiche sono alcuni degli esempi più noti. Questo virtuoso intrecciarsi può essere una proposta di differenziazione importante per il nostro Paese. L’anno 2018 potrebbe essere quindi lo stimolo per lo sviluppo di un piano strategico: il focus sarà su enogastronomia, turismo e cultura, sviluppati insieme.

Prosit! Un brindisi alla cultura ed al turismo enogastronomico Italiano!